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Addio a J.G. Ballard

Ho sempre scritto sul cambiamento,
questo a partire dagli anni Cinquanta,
quando vennero introdotti tutti questi
elementi della modernizzazione:
la televisione, i media di massa, i supermercati, le tangenziali.
Sentivo un irresistibile bisogno di scriverci sopra.
Cambiamento: ecco la cosa che fonda la fantascienza.

È morto James Graham Ballard, lo scrittore britannico di fantascienza che ci ha regalato capolavori come L’impero del sole, Crash, La mostra delle atrocità, Il mondo sommerso e molti altri romanzi e racconti. Aveva 78 anni.

Molti articoli in suo ricordo sono apparsi sulla stampa di tutto il mondo; noi troviamo molto belle le parole di Simon Sellars, curatore del sito Ballardian.com (che raccoglie anche molti contributi di scrittori e intellettuali):

Arrivederci, Jim…

Come curatore del suo sito, il mio scopo è sempre stato quello di parlare di J.G. Ballard come di un filosofo, invece che di un semplice “romanziere”. Qualche volta questo ha fatto arrabbiare i fan e gli estimatori del suo lavoro, ma più spesso mi ha messo in contatto con scrittori, artisti, musicisti, registi e intellettuali che vedono tutti il mondo attraverso le stesse lenti “ballardiane” – e con Jim Ballard in persona che, con la sua compagna Claire Walsh, ha sempre supportato questo sito.

Ballard mi ha mostrato chiaramente le implicazioni del vivere in un’era di totale consumismo, di sorveglianza occulta, di schiavitù mascherata da intrattenimento di massa. Ma mi ha parlato anche di resistenza a tutto questo, attraverso l’ironia, l’ambivalenza, l’immaginazione – rimescolando, riciclando, ricostruendo, rimodellando.

(…) Leggere e capire Ballard vuol dire essere gloriosamente, finalmente, liberati.

La biblioteca di Baranzate possiede questi libri di J.G. Ballard, e molti altri si possono prenotare nel catalogo del Csbno:

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